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2025 Summer School on ‘Introduction to Forensic Palynology’ (Modena, 9-13 June)

                                                                                      

Il Campus universitario di via Campi, a Modena, ospita, dal 9 al 13 giugno, la Summer School di Palinologia 2025 ‘Introduction to Forensic Palynology’, organizzata nell’ambito delle attività di divulgazione e ricerca del progetto Natural Traces in Forensic Investigations finanziato da Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA Doctoral Networks 2022, Grant agreement: 101120165; https://naturaltraces.com/home/; https://forensic-workshops.org/).

La scuola di Palinologia forense, patrocinata dalla Società Botanica Italiana (SBI), è organizzata dalle Prof.sse Anna Maria Mercuri e Assunta Florenzano del Dipartimento di Scienze della Vita dell’Università di Modena e Reggio Emilia, coinvolte quali beneficiary nel progetto coordinato dalla Goethe University di Francoforte, che vede la partecipazione di 9 università di paesi europei e 14 partners (istituti di ricerca, università e organizzazioni investigative) da tutto il mondo.

Nel corso della settimana della Summer School presso il Laboratorio di Palinologia e Paleobotanica (aule LaBS - via G. Campi 287), i dottorandi arruolati dal progetto Natural Traces potranno esplorare i parametri utilizzati per identificare e classificare il polline, in base alle applicazioni in palinologia forense e alle ultime scoperte in campo evolutivo. La Summer School prevede lezioni teoriche e pratiche al microscopio ottico, in cui ciascun partecipante avrà a disposizione vetrini palinologici di riferimento da osservare insieme a schede per guidare le descrizioni morfologiche. Ai partecipanti inoltre saranno fornite le basi teoriche della criminopalinologia e sarà illustrato il significato dell'evidenza pollinica nei contesti di interesse forense.

The 2025 Summer School on ‘Introduction to Forensic Palynology’ (Modena, 9-13 June) was part of the training activities of the ‘Natural Traces in Forensic Investigations’ project funded by Marie Skłodowska-Curie Actions (MSCA Doctoral Networks 2022, Grant agreement: 101120165; https://naturaltraces.com/home/https://forensic-workshops.org/). The Modena lab hosted the first school of “Criminopalynology” in Italy, organised in 1992 by Professor Daria Bertolani Marchetti, founder of LPP. This Summer School aimed to contribute to the training of experts who can assist routine investigative techniques with palynological surveys and botanical research. During the week-long School, the PhD students enrolled in the Natural Traces project explored the parameters used to identify and classify pollen, and the applications of forensic palynology. The training course included lab activities for pollen extraction from mosses, and light microscopy sessions to observe (fresh and acetolysed) pollen reference slides for Central Europe and the Mediterranean. Participants were also given the theoretical basis of forensic palynology and the significance of pollen evidence in forensic contexts.

 

2025 Winter School of Palynology (Modena, 22-24 January)

The 2025 Winter School of Palynology (Modena, 22-24 January) was funded by the National Biodiversity Future Center (Italian project). It was dedicated to morphopalynology and evolution of Tracheophyta, and welcomed 22 participants from all over Italy. The theoretical and practical lectures provided scientific basis for a thorough understanding of plant micro-biodiversity useful for applications in ecology and palaeopalynology.

       

 

Uno studio LPP sulla vite selvatica della Riserva del Crati (Calabria) scelto come cover story sulla rivista Quaternary MDPI

Il lavoro ‘A multidisciplinary study of wild grapevines in the River Crati Natural Reserve, South Italy (Calabria): implications in conservation biology and palaeoecological reconstructions’, frutto della collaborazione di LPP con l’Università della Tuscia e le Riserve Naturali Regionali Lago di Tarsia-Foce del Fiume Crati, è stato selezionato come cover story per l’uscita di settembre 2023 della rivista Quaternary MDPI. Lo studio rientra nelle attività del NBFC – National Biodiversity Future Center, centro di ricerca finanziato nell’ambito del PNRR per attuare la più poderosa iniziativa di ricerca e innovazione sulla biodiversità italiana e mediterranea.

https://www.mdpi.com/2571-550X/6/3

 

La più antica uva della Valpolicella ha 6.300 anni: anche il LPP di Unimore coinvolto nella scoperta

L'uva più antica della Valpolicella ha 6.300 anni e proviene dal sito preistorico delle Colombare di Villa, Negrar di Valpolicella (VR), abitato tra il Neolitico e l’età del bronzo. Questi i risultati più significativi tra quelli emersi dalle campagne di scavo condotte dal Dipartimento di beni culturali e ambientali dell’Università degli Studi di Milano e svoltesi sotto la direzione scientifica di Umberto Tecchiati, professore di Preistoria ed Ecologia preistorica all'ateneo milanese. Allo studio ha preso parte anche un gruppo di ricercatori e ricercatrici Unimore: la ricerca palinologica, infatti, è stata condotta dal team del Laboratorio di Palinologia e Paleobotanica  coordinato dalla Prof.ssa Anna Maria Mercuri, docente di Botanica Sistematica del Dipartimento di Scienze della Vita.

notizie Unimore

 

16 ago 2021 pubblicato su PNAS - "1.36 million years of Mediterranean forest refugium dynamics in response to glacial-interglacial cycle strength "

Lo studio del record sedimentario del più antico lago esistente in Europa, (lago di Ohrid - Macedonia del Nord, Albania), che vede tra gli autori ricercatori UNIMORE (Prof.ssa Anna Maria Mercuri, Dott.ssa Assunta Florenzano, Dott.ssa Paola Torri) mostra la sopravvivenza e l'estinzione di specie arboree durante le fasi glaciali e interglaciali (G-IG) del Quaternario.